Il progetto di ricerca sulla moria del kiwi finanziato nell’ambito del Programma Operativo dell’Organizzazione comune di mercato (OCM) dell’ortofrutta prosegue anche quest’anno. Dopo le attività condotte nel 2024, che hanno fornito preziosi dati sulle interazioni tra coperture antigrandine e monitoraggio satellitare, il programma di ricerca del 2025 si concentrerà sulla rilevazione delle criticità nelle coltivazioni, fornendo strumenti per una gestione agronomica più efficace e sostenibile, attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate.
Le attività, che interesseranno 3 aziende agricole della provincia di Latina, mirano a ottimizzare le pratiche agronomiche per ridurre l’impatto della moria del kiwi.
Avvio del monitoraggio satellitare in real time
Le prime fasi del progetto 2025 hanno visto l’individuazione degli appezzamenti campione e i sopralluoghi preliminari in azienda, necessari per garantire un’accurata raccolta dei dati. Il periodo di osservazione coprirà l’arco temporale compreso tra il 1° marzo e il 30 novembre, consentendo un monitoraggio delle condizioni di crescita delle colture lungo tutta la stagione agricola. L’impiego delle tecnologie di TETHYS sarà centrale nell’analisi delle variabili che influenzano la salute degli impianti di kiwi.
Mappe di vigoria e segnalazione dello stress vegetativo
Uno degli strumenti chiave sarà Watch, un sistema avanzato di monitoraggio che consentirà di elaborare mappe di vigoria per ogni appezzamento campione. Queste mappe aiuteranno a identificare tempestivamente eventuali carenze idriche, nutrizionali o fitopatologiche. In caso di anomalie riscontrate negli indici vegetazionali e biofisici, il produttore sarà avvisato e invitato a effettuare un’ispezione diretta sul campo. A seguito del sopralluogo, fornirà un feedback sulle possibili cause dello stress rilevato, come ad esempio la sostituzione recente di una pianta o problemi agli impianti di irrigazione. Le analisi saranno realizzate parallelamente su impianti coperti da teloni antigrandine ed impianti scoperti.
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Bilancio idrico e ottimizzazione dell’irrigazione
Un altro aspetto fondamentale della ricerca riguarderà il calcolo giornaliero dell’evapotraspirazione effettiva delle colture. Attraverso l’analisi dei dati satellitari e meteorologici, verrà redatto un bilancio idrico specifico per ciascun appezzamento monitorato. Il confronto tra il fabbisogno idrico della pianta e le quantità d’acqua realmente somministrate permetterà di individuare eventuali situazioni di sovra-irrigazione, una delle possibili cause della moria del kiwi.
Affinamento dei parametri colturali
Le attività del 2025 consentiranno di perfezionare ulteriormente i parametri colturali utilizzati da TETHYS per l’actinidia. In particolare, sarà possibile determinare con maggiore precisione la durata delle diverse fasi fenologiche in condizioni di crescita differenti. Queste informazioni saranno fondamentali per fornire agli agricoltori strumenti sempre più efficaci nella gestione delle loro coltivazioni, migliorando la sostenibilità e la produttività degli impianti di kiwi.
Il progetto dell’OCM kiwi continua dunque a rappresentare un punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione nel settore, con l’obiettivo di contrastare efficacemente la moria del kiwi e garantire un futuro più sostenibile alla coltivazione di questa importante specie frutticola.
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