L’agricoltura è un settore fondamentale per l’economia italiana, ma è anche uno dei più esposti a rischi di diversa natura. Per far fronte a queste sfide, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha emanato il Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura (Pgra) 2024, un importante strumento di supporto per gli agricoltori italiani.
Com’è strutturato il Pgra?
Il Pgra è un piano strategico che mira a fornire agli agricoltori una serie di strumenti per gestire il rischio associato alla loro attività. Questo piano si basa su due pilastri principali: la difesa attiva e la difesa passiva. La difesa attiva comprende tutte quelle pratiche agronomiche che possono ridurre l’impatto del rischio, mentre la difesa passiva si riferisce a strumenti finanziari, come le polizze assicurative, che possono coprire le perdite economiche causate da eventi avversi.
Gli strumenti del Pgra
Il Pgra 2024 mette a disposizione degli agricoltori una serie di strumenti per la gestione del rischio. Tra questi, il più importante è il Piano di Gestione Individuale del Rischio (Pgir), che sostituisce il Piano Assicurativo Individuale (Pai) e il Piano Mutualistico Individuale (Pmi). Il Pgir è un documento indispensabile per l’adesione agli strumenti di difesa passiva, come le polizze, i fondi di mutualità e lo strumento di stabilizzazione del reddito (ISTs).
Inoltre, il Pgra 2024 introduce le polizze parametriche, che fino alla scorsa campagna avevano lo status di polizze sperimentali, ma che ora sono state inserite a pieno titolo tra le combinazioni finanziabili nell’ambito del Piano Strategico Pac (Psp).
Differenze dal piano precedente
Il Pgra 2024 introduce alcune importanti novità rispetto al piano precedente. Tra queste, la più rilevante è probabilmente il Pgir, che rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione e nell’efficacia degli strumenti di gestione del rischio.
Inoltre, il Pgra 2024 reintroduce la garanzia monorischio grandine, ma solo per i nuovi assicurati, e introduce clausole di salvaguardia anch’esse solo per i nuovi assicurati e per coloro che si sono dotati di sistemi di difesa attiva.
Dettagli sulle polizze
Le polizze assicurative rappresentano uno degli strumenti più importanti per la gestione del rischio in agricoltura. Queste polizze possono coprire una vasta gamma di rischi, tra cui eventi climatici avversi, malattie delle piante e degli animali e fluttuazioni dei prezzi dei prodotti agricoli.
Le polizze possono essere stipulate individualmente o collettivamente, e possono coprire sia i danni diretti (come la perdita di produzione) che i danni indiretti (come la perdita di reddito).
Le polizze possono essere suddivise in due categorie principali: le polizze tradizionali e le polizze parametriche. Le polizze tradizionali prevedono il risarcimento dei danni effettivamente subiti, mentre le polizze parametriche prevedono il pagamento di un indennizzo in base al verificarsi di un evento specifico (come un certo livello di precipitazioni o di temperatura).
Agevolazioni e contributi
Il Pgra 2024 prevede una serie di agevolazioni per gli agricoltori che aderiscono agli strumenti di difesa passiva. Tra queste, la più importante è probabilmente la possibilità di accedere a contributi per la stipula di polizze assicurative. La stipula delle polizze è favorita dall’erogazione di contributi sui premi assicurativi da parte dell’Agea. Le percentuali massime varieranno dal 50 al 65% a seconda che la polizza sia con o senza soglia di danno.
Il Pgra 2024 rappresenta quindi un importante strumento di supporto per gli agricoltori italiani, che possono contare su una serie di strumenti efficaci e flessibili per la gestione dei rischi associati alla loro attività. Con il suo approccio integrato e la sua attenzione alle esigenze specifiche degli agricoltori, il Pgra 2024 rappresenta un passo importante verso una gestione più sostenibile e resiliente del settore agricolo italiano.
Lascia un commento