Un nuovo slancio per l’agricoltura italiana passa per le mani dei giovani. Il DDL sull’imprenditoria degli “under 40” è stato approvato con l’ambizione di innescare un ricambio generazionale e dare nuova linfa a un settore strategico per l’economia del Paese.
L’esigenza di un cambio di passo
L’agricoltura italiana si trova ad affrontare una sfida epocale: l’invecchiamento della sua forza lavoro. L’età media degli agricoltori supera i 55 anni, con un dato allarmante che evidenzia come oltre il 60% abbia più di 50 anni. Questa tendenza, se non contrastata con urgenza, rischia di causare una perdita irreparabile di competenze e know-how, compromettendo la competitività e la stessa sopravvivenza del settore.
Le cause di questo fenomeno sono molteplici e complesse:
• Scarsa attrattività del lavoro agricolo per le nuove generazioni: le nuove generazioni sono spesso restie ad intraprendere una carriera in agricoltura, scoraggiate da fattori come la bassa retribuzione, la percezione di un lavoro duro e faticoso, la scarsa flessibilità lavorativa e le limitate opportunità di crescita professionale.
• Difficoltà di accesso al credito e alla terra: l’accesso al credito e alla terra rappresenta un ostacolo significativo per i giovani che aspirano ad avviare un’impresa agricola. La carenza di garanzie reali, le elevate soglie di accesso ai finanziamenti e l’alto costo dei terreni rendono difficoltoso l’insediamento di nuovi imprenditori.
• Bassa redditività delle imprese agricole: il settore agricolo italiano è caratterizzato da una redditività media inferiore ad altri settori economici. Questo fattore rende poco attrattivo l’investimento in agricoltura per le nuove generazioni, che ricercano giustamente opportunità di lavoro con un adeguato ritorno economico.
• Mancanza di adeguate politiche di sostegno: le politiche di sostegno all’imprenditoria giovanile in agricoltura sono spesso frammentarie e insufficienti. Manca una visione strategica di lungo termine che accompagni i giovani agricoltori nel loro percorso di crescita professionale.
Un Fondo per il futuro
Al centro del DDL vi è un Fondo per l’imprenditoria giovanile in agricoltura, dotato di 150 milioni di euro per il triennio 2024-2026. Le risorse saranno utilizzate per finanziare diverse misure di sostegno, tra cui:
• Contributi a fondo perduto: fino al 70% delle spese ammissibili per l’avvio o l’ampliamento dell’impresa agricola, con un massimo di 100.000 euro. Questa misura rappresenta un importante incentivo per i giovani che desiderano avviare un’attività in agricoltura, fornendo loro il capitale necessario per investire in infrastrutture, macchinari e tecnologie innovative.
• Prestiti agevolati: finanziamenti a tasso zero o a tasso agevolato per l’acquisto di terreni, macchinari e attrezzature agricole. L’accesso al credito agevolato è fondamentale per superare uno degli ostacoli principali all’insediamento dei giovani agricoltori, facilitando l’acquisto dei terreni e dei mezzi necessari per la conduzione dell’impresa.
• Servizi di assistenza tecnica e tutoraggio: per supportare i giovani agricoltori nella fase di avvio e gestione dell’impresa. L’affiancamento di tutor esperti e la messa a disposizione di servizi di assistenza tecnica sono cruciali per facilitare l’ingresso dei giovani nel settore agricolo, fornendo loro le competenze e gli strumenti necessari per superare le sfide iniziali e consolidare il proprio business.
• Agevolazioni fiscali: riduzione delle imposte sui redditi e sui contributi previdenziali. Il DDL prevede un pacchetto di agevolazioni fiscali per incentivare l’imprenditoria giovanile in agricoltura. La riduzione delle imposte e dei contributi rappresenta un importante sgravio fiscale per i giovani agricoltori, favorendo la redditività delle loro imprese.
Requisiti e beneficiari
Per accedere ai contributi previsti dal DDL, i giovani agricoltori devono avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, essere in possesso di un diploma di scuola superiore o di una qualifica professionale in ambito agricolo e non essere titolari di un’impresa agricola già avviata. Il DDL si rivolge sia a chi intende avviare un’impresa ex novo, sia a chi vuole ampliare o diversificare un’attività già esistente.
Un passo avanti verso un futuro green e competitivo
L’approvazione del DDL “Giovani Agricoltori” rappresenta un passo avanti significativo per il futuro dell’agricoltura italiana. Il sostegno alle nuove generazioni rappresenta un investimento strategico per la competitività del settore, la salvaguardia del territorio e la promozione di un modello agricolo sostenibile e innovativo. È fondamentale proseguire su questa strada, ampliando e rafforzando le misure di sostegno e favorendo un ecosistema imprenditoriale a misura dei giovani, per garantire un futuro green e competitivo all’agricoltura italiana.
Lascia un commento