A fine maggio 2024, l’Istat ha pubblicato il report “Previsioni di semina per le coltivazioni cerealicole per l’annata agraria 2023-2024“. Un documento ricco di dati e spunti di riflessione per il comparto agricolo italiano, compresa l’adozione di strumenti di agricoltura di precisione. E se da un lato emergono segnali di crescita incoraggianti, dall’altro è evidente che il potenziale di questa tecnologia innovativa è ancora ampiamente inespresso.
Analisi dei dati Istat: un quadro dettagliato dell’agricoltura italiana
Secondo il report, l’agricoltura italiana si trova ad affrontare un momento di transizione, caratterizzato da una diminuzione delle superfici a cereali e da una crescita di colture alternative.
Superfici a cereali in calo
I dati Istat evidenziano una diminuzione del 6,7% delle superfici destinate a cereali nell’annata agraria 2023-2024 rispetto al 2022-2023. Questo calo è dovuto a diversi fattori, tra cui:
• Bassi prezzi di mercato: I prezzi dei cereali hanno subito una flessione negli ultimi anni, rendendo la coltivazione meno redditizia per gli agricoltori.
• Aumento dei costi di produzione: I costi di fertilizzanti, sementi e manodopera sono aumentati, erodendo i margini di profitto delle aziende agricole.
• Avverse condizioni climatiche: La siccità e gli eventi climatici estremi hanno colpito negativamente le produzioni cerealicole in alcune zone d’Italia.
Leguminose e riso in crescita
Nonostante il calo delle superfici a cereali, si osservano trend positivi per altre colture. Le leguminose registrano un aumento del 3,5%, mentre il riso mantiene una stabilità nelle superfici coltivate.
L’aumento delle leguminose è un segnale positivo che indica una maggiore attenzione alla rotazione delle colture e alla sostenibilità ambientale. Le leguminose, infatti, fissano l’azoto atmosferico nel terreno, riducendo la necessità di fertilizzanti chimici e migliorando la fertilità del suolo.
La stabilità del riso conferma il ruolo importante di questa coltura in alcune zone d’Italia, soprattutto nel Nord-Ovest. Tuttavia, è importante utilizzare tecniche di irrigazione efficienti per ridurre l’impatto ambientale della sua coltivazione, che richiede grandi quantità di acqua.
Crescita delle colture biologiche
Un altro trend positivo è la crescita delle colture biologiche. La superficie coltivata a cereali biologici è aumentata del 5,7% nell’ultimo anno.
Questo dato riflette una crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti biologici, più sani e rispettosi dell’ambiente.
L’agricoltura biologica richiede l’utilizzo di metodi di produzione naturali, senza pesticidi chimici o fertilizzanti sintetici, e contribuisce a preservare la biodiversità e la fertilità del suolo.
Agricoltura di precisione: dati e potenzialità dal documento Istat
I dati Istat evidenziano un trend positivo nell’adozione dell’agricoltura di precisione in Italia:
• Il 28,5% delle aziende agricole italiane utilizza strumenti e tecniche di agricoltura di precisione. Questa percentuale è in crescita rispetto agli anni precedenti, evidenziando un interesse crescente verso questa tecnologia.
• L’adozione dell’agricoltura di precisione è più diffusa nelle aree del Nord-ovest (32,1%) e del Nord-est (33%) rispetto al Centro (26,8%) e al Sud (22,9%).
• Le aziende di grandi dimensioni (oltre 100 ettari) sono quelle che utilizzano maggiormente l’agricoltura di precisione (41,1%), seguite dalle aziende medie (50-100 ettari) e dalle piccole aziende (meno di 50 ettari).
All’interno di questo trend positivo, le principali tecniche di agricoltura di precisione utilizzate in Italia sono:
• Mappatura della variabilità del terreno (82,1%)
Questa tecnica consiste nella creazione di mappe digitali che rappresentano la variabilità del terreno in termini di caratteristiche come la fertilità, la tessitura, la capacità di drenaggio e il pH. Le mappe di variabilità del terreno possono essere utilizzate per ottimizzare l’utilizzo di fertilizzanti, pesticidi e acqua, in modo da migliorare la produttività delle colture e ridurre l’impatto ambientale.
• Sistema di posizionamento satellitare (GPS) (78,9%)
I sistemi GPS vengono utilizzati per guidare i macchinari agricoli con elevata precisione, consentendo di eseguire operazioni come la semina, la concimazione e il diserbo in modo più efficiente e preciso. Questo può portare a una riduzione degli sprechi di input, a un miglioramento della qualità del lavoro e a una maggiore sicurezza per gli agricoltori.
• Telerilevamento (67,2%)
Il telerilevamento utilizza immagini satellitari o aeree per monitorare lo stato delle colture e identificare potenziali problemi, come stress idrico, malattie o infestazioni di insetti. Le informazioni raccolte dal telerilevamento possono essere utilizzate per prendere decisioni tempestive e mirate sulla gestione delle colture, ottimizzando l’utilizzo di risorse e aumentando la resa.
• Agricoltura a rateo variabile (54,9%)
L’agricoltura a rateo variabile consiste nell’applicare fertilizzanti, pesticidi, acqua e altri input in quantità variabili in base alle esigenze specifiche di diverse zone del campo. Questo approccio consente di ottimizzare l’utilizzo di input, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale, e allo stesso tempo di migliorare la produttività delle colture.
• Sistemi di monitoraggio delle colture (42,6%)
I sistemi di monitoraggio delle colture utilizzano sensori per raccogliere dati in tempo reale sulle condizioni delle colture, come l’umidità del suolo, la temperatura, la luce e la fotosintesi. Questi dati possono essere utilizzati per ottimizzare l’irrigazione, la concimazione e altre pratiche colturali, migliorando la salute delle colture e aumentando la resa.
È importante sottolineare che l’adozione di queste tecnologie varia da azienda ad azienda e da regione a regione. In generale, le aziende agricole di grandi dimensioni e quelle situate nelle zone del Nord-ovest e del Nord-est sono più propense ad adottare l’agricoltura di precisione rispetto alle aziende agricole di piccole dimensioni e quelle situate nelle zone del Centro e del Sud.
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